Volta la carta e dai il nome ad un tuo ricordo

marzo 4, 2019

Canzoni

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– Canzoni –

 

C’è una donna che semina il grano
Volta la carta si vede il villano
Il villano che zappa la terra
Volta la carta viene la guerra
Per la guerra non c’è più soldati
A piedi scalzi son tutti scappati
Angiolina cammina cammina sulle sue scarpette blu
Carabiniere l’ha innamorata, volta la carta e lui non c’è più
Carabiniere l’ha innamorata, volta la carta e lui non c’è più
C’è un bambino che sale un cancello
Ruba ciliege e piume d’uccello
Tira sassate non ha dolori
Volta la carta c’è il fante di cuori
Il fante di cuori che è un fuoco di paglia
Volta la carta il gallo ti sveglia
Angiolina alle sei di mattina s’intreccia i capelli con foglie d’ortica
Ha una collana di ossi di pesca, la gira tre volte intorno alle dita

F. De Andre’, Volta la carta

Nota di Marilena Lucente: In tutte le vite c’e’ una donna di Fabrizio De Andre’. Marinella, Bocca di rosa, Nina che vola, Princesa. Una, piu’ d’una. Angiolina e’ tra quelle antiche, un po’ ingenua, con le scarpette blu, i dolori piccoli e grandi della vita nel suo instancabile avvicendarsi, tra carte che si girano come destini, carabinieri innamorati che poi vanno via e guerre che fanno scappare i soldati. Ci prova anche con la magia, Angiolina, intrecciando collane di ortiche. Ma uno e’ il momento che la cambia, quello che forse da’ il senso all’infinito svoltare del caso e del caos: quando Angiolina chiama i ricordi col proprio nome.
Chiama i ricordi col proprio nome. La canzone dice proprio cosi. Per capirla fino in fondo bisogna provare a fare questo gioco. Volta la carta e dai il nome ad un tuo ricordo.

volta la carta

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