Se non resiste allora è un’altra cosa

aprile 4, 2016

Poesie

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– Poesie –

 

william2Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

W. Shakespeare, Sonetto 116

williamNota di Marilena Lucente:
Ci sono molti modi per incominciare o ricominciare a leggere il Bardo. Secondo me questo è il sonetto che meglio esprime la sua poetica. Semplice, elementare, secca:
Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro si allontana.
E’ un faro sempre fisso, e le tempeste della vita sono tante. Non facciamo che perderci, smarrirci, viaggiare in un mare che è fatto di acqua, di sale e di lacrime. E allora? Tutto cambia se sappiamo che c’è un faro, il nostro faro “che sovrasta la tempesta”.
L’amore non può durare ore o settimane. Se ha scadenze, se mette limiti di accesso, di velocità, di transito, allora è un’altra cosa.
L’Amore, parola di William Shakespeare, è ciò che esiste e sa r-esistere.
23 aprile, festa del libro, ma soprattutto quarto secolo dalla morte del bardo.
“Il tour mondiale alla scoperta del drammaturgo più famoso al mondo toccherà oltre 140 Paesi, con innovative produzioni teatrali, film, mostre, letture pubbliche e risorse dedicate al mondo della scuola e all’istruzione nel suo complesso”.

 

 

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