Voglio essere l’apprendista dell’autunno

ottobre 11, 2022

Poesie

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– Poesie –

 

Ho sempre voluto
essere l’apprendista
dell’autunno
essere il piccolo parente
del laborioso
meccanico delle cime,
galoppare per la terra
distribuendo
oro,
oro inutile.
Ma, domani,
autunno,
ti aiuterò a ripartire
foglie d’oro
ai poveri della strada.
Autunno, buon cavaliere,
galoppiamo,
prima che ci sorprenda
il nero inverno.
E’ duro
il nostro lungo lavoro.
Andiamo
a preparare la terra
e a insegnarle
a essere madre,
a riparare le sementi
che nel suo ventre
dormiranno protette
da due cavalieri rossi
che girano per il mondo:
l’apprendista dell’autunno
e l’autunno.
Così dalle radici
oscure e nascoste
potranno uscire danzando
la fragranza
e il velo verde della primavera.

P. Neruda, Ode all’autunno

Nota di Marilena Lucente:

Come abbiamo fatto a vivere senza l’autunno? Più o meno questa poesia incomincia così. L’autunno è meraviglioso per l’oro che regala all’improvviso, foglie e frutti, per il vento di cambiamento, dell’umidità delle radici, per “l’energia che si raggomitola”. Voglio essere l’apprendista dell’autunno, confessa Neruda, che con questa stagione parla e racconta di sé.

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