Romeo and Juliet

aprile 23, 2016

Canzoni

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– Canzoni –

 

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I Dire Straits sono stati un gruppo rock britannico fondato nel 1977 da Mark Knopfler (voce, chitarra e autore di tutti i brani insieme al fratello David Knopfler (chitarra), a John Illsley (basso) e a Pick Withers (batteria). Nel corso degli anni, la band conobbe qualche avvicendamento nella formazione, che in tempi diversi vide Alan Clark (tastiere), Hal Lindes (chitarra), Terry Williams (batteria) e Guy Fletcher (tastiere) entrare a far parte del progetto come componenti stabili, affiancati di volta in volta – in base alle varie esigenze interpretative – da alcuni turnisti.
Il gruppo proponeva un rock limpido, costruito intorno agli stilemi del blues rock e contraddistinto da un’ampia gamma di influenze musicali, tra le quali spiccavano elementi country, folk, jazz e rock progressivo. Pur collocandosi in netta controtendenza rispetto ai canoni del periodo, dominato da post-punk, new wave, soft rock e disco music, i Dire Straits si affermarono grazie a sonorità originali e immediatamente riconoscibili, nonché alla loro abilità tecnica come esecutori. Il frontman Mark Knopfler, in particolare, fin dagli esordi è stato considerato un virtuoso della chitarra e un autore di talento.

da Wikipedia

Le canzoni ispirate da Shakespeare

Dai Beatles ai Dire Straits, dai Radiohead a Bob Dylan fino a al nostro Francesco Guccini. Ecco alcuni musicisti che hanno flirtato con il Bardo.

Romeo and Juliet dei Dire Straits
Indimenticabili le note dei Dire Straits dedicate agli amanti più famosi della storia. Eravamo all’alba degli anni 80 quando ascoltavamo la struggente voce di Mark Knopfler. Shakespeare era lì, in mezzo a tutti, grazie alla musica che quell’epoca l’ha segnata indelebilmente: il rock.

Shakesperare di Fink
L’inglese dj Fink, in questo brano, si chiede ciò che in molti hanno pensato nel post liceo: Ma perchè ci insegnano Shakespeare a scuola quando abbiamo 16 anni e non abbiamo nessuna idea di quello che voglia dire? Consiglio spassionato: ascoltate questo brano quando qualcuno sta per rapire il vostro cuore.

Exit Music (for a film) dei Radiohead
Tom Yorke, frontman dei Radiohead, vide il tragicissimo adattamento di Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli (1968). Si narra che in quel momento scattò la scintilla, l’ispirazione: ecco Exit Music.

Miss Macbeth di Elvis Costello
La melodia jazz-pop dedicata alla moglie di uno dei personaggi più folli della letteratura è una vera chicca, sconosciuta ai più. Elvis Costello, qualche secolo dopo, dà un consiglio alla sventurata Lady, o meglio Miss Macbeth. Una soluzione, come dire, filosofica: ‘Well how can you miss what you’ve never possessed, Miss Macbeth?’

Desolation Row di Bob Dylan
Il ‘Menestrello’ fa il pieno di letteratura in questa ballata da ascoltare in una beata serata passata a sognare, magari guardando le stelle. Ci sono Caino e Abele, Cenerentola, Mister Hyde e tanti altri, tra cui Ophelia e Romeo.

Romeo Had Juliette di Lou Reed
Romeo Giulietta è datata 1596. Lou Reed l’ha reinventata nel 1989: una canzone rock pop che racconta di due giovani newyorkesi, dei poliziotti di Harlem e delle minoranze etniche. Ci voleva il genio, ci voleva il poeta dei Velvet Underground.

Ophelia di Francesco Guccini

Una donna raminga, persa nel suo mondo di sogni: ‘Piccola Ophelia vestita di bianco va incontro alla notte dolcissima e scalza’. È il 1970 quando il ‘Maestrone’ di Modena dipinge la sua Ophelia sognatrice e (poco) pazza.

I Am the Walrus dei The Beatles
Sembra incredibile, ma nella discografia dei leggendari Fab Four non c’è alcuna traccia del Bardo. Eccezion fatta per questo testo. E la citazione, nell’ermetico collage sonoro che è I’m the Walrus, è pure frutto di una casualità. Stiamo parlando della coda strumentale finale del brano dove è stato inserito un estratto di Re Lear, catturato in presa diretta da una trasmissione della BBC: ‘Oh untimely death’.

Get Over It dei The Eagles
Le battutacce spese sugli avvocati non sono solo un’abitudine della contemporaneità. In questa canzone sulla cultura della confessione e della vittimizzazione, Don Henley strizza l’occhio a Shakespeare citando Dick Il Macellaio dell’Enrico VI: ‘Old Billy was right. Let’s kill all the lawyers tonight’.

You’ve Got Everything Now dei The Smith
Morrissey ha flirtato con il Bardo in diverse canzoni. Una di queste è Cemet’ry Gates, che si apre con una leggera variazione da Molto rumore per nulla: ‘As merry as the days were long’.

Ophelia dei The Band
The Band prende per i testi Ofelia, amante addolorata di Amleto che è stato spinto al suicidio.
La musica in levare non potrebbe essere più di contrasto con i testi oscuri.

Rufus Wainwright – A Woman’s Face – Reprise (Sonnet 20)
Take All My Loves è il nuovo album in studio dedicato a Shakespeare del musicista americano Rufus Wainwright.

Titus Andronicus Forever dei ‘Titus Andronicus
La band prende il nome del gioco più sanguinoso di Shakespeare. Anche se non sono così liricamente ispirati al Bardo, questa parte da “Titus Andronicus Forever” cattura la paranoia generale del lavoro.

Juliet dei Royal Wood
Royal Wood è l’unico musicista a prendere la storia di Romeo e Giulietta e a modificarne il finale per renderlo felice.

da caterpillar.blog.rai.it

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