Dunque mi chiedo: come è stato possibile ridurci così?
Affidare ai cuoricini – grandi o piccoli tutto il nostro sentire.
“clicca due volte per mettere mi piace” Mi piace poi sarebbe il cuore. Di nuovo.
Il nostro corpo al cuore ha affidato il compito di raccontarci le emozioni.
Può una emoticon far riconoscere il cuore che batte per una persona, la tachicardia figlia della paura, il ritmo dopo una corsa, la pace di certi momenti?
Il peggio è che noi pretendiamo di dire tutto con quella emoticon.
Certo adesso possiamo anche fare una scelta cromatica – comunque è uno sforzo! – di utilizzarla come assenso, di affermare la nostra presenza, di dire il bene, di dire l’amore.
Con un cuore che se va bene, su wa, è grande un centimetro e mezzo. normalmente si attesta sui 4 millimetri.
Forse è questa la verità: quattro millimetri valiamo quando riceviamo quel cuore. Quattro millimetri, otto, dodici, dipende da quanti ne riceviamo in fila, occupiamo nei pensieri di chi ci ha mandato quel cuore.
Ci basta? Ci fa stare bene? I cuori ci piacciono di più delle parole?
Sono più diretti, meno forieri di equivoci.
Chissà.
Questa quasi totale consegna affettiva a una macchiolina rossa a me dà la sensazione di una resa, di una superficialità delle relazioni, che il nostro Cuore, quello vero, non merita.
aprile 27, 2023
Poesie