Non si trasportano altrove radici

gennaio 24, 2018

Poesie

quill-pen-and-inkwell-icon-psd-45779
– Poesie –

 

I
Il roseto respira leggero
accanto alla finestra degli addii.
Ignora, da innocente, il tradimento.
È in vendita la casa.
Non si trasportano altrove radici.
Nemmeno, forse, l’anima.
Nove boccioli nuovi si preparano
rossi, per il nuovo padrone.

II
Nell’ultima notte della casa
il tronco dell’abete è puro argento.
Eppure non c’è luna, non c’è luna.
Di forza interna le scaglie scintillano.
Anche il Soratte sembra puro argento.
Fra gli ultimi gigli e le fiorenti ortiche,
io sola opaca, fiore mancato,
fantasma con valigie.

III
Mi avveniva di accendere il camino
pensando a lei nel freddo della tomba.
Anche le stelle mi sembra di accendere
perché ovunque si trovi la rischiarino.
E ogni giorno lei mi contraccambia
piccolissimi doni.
Il pettirosso giunto questa notte
porta messaggi in codice.

IV
Anomali vascelli queste nuvole
Senz’ancora né ciurma.
Esagera il poeta le metafore.
Sa che portano altrove.
La rosa ha cento palpebre, sappiamo.
Dopo Rilke è difficile dirlo.
Ma non sapevo che per tante palpebre
centuplicato risultasse il pianto.

V
Caronte pesa l’anima dei morti
e anch’io ne so il peso:
quello che curva questa notte i tralci
dell’ibisco piantato da lei.
Io le avevo promesso, come Enea,
di rifondare la casa perduta.
Meglio affidare i penati e le ceneri
alla pietà del vento.

M. Spaziani, L’ultima notte del Soratte

Nota di Marilena Lucente: una poesia che assomiglia a un racconto, questa di Maria Luisa Spaziani. Un momento che a tanti è capitato di vivere: dover mettere in vendita la casa di famiglia quando i genitori non ci sono più. Un tradimento, scrive la poetessa. Aveva promesso a sua madre che non sarebbe accaduto. E’ l’ultima notte in quella casa. Guarda i fiori del giardino, i nuovi boccioli che stanno per nascere – come sulle nostre piante adesso che gennaio sta per finire – guarda quello che dovrà lasciare, riconosce la verità: Non si trasportano altrove radici. Nemmeno, forse, l’anima. Eppure, recita l’ultima strofa, c’è chi ci riesce: Enea, ad esempio, si era messo in viaggio portandosi dietro una città. Succede di dover lasciare quello che si ama, di andare via amando. Sperando nella pietà del vento.

radici

Comments are closed.