Non tutto ciò che è umano appartiene a questo mondo

agosto 3, 2017

Poesie

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– Poesie –

 

Là dove non sono mai stato, piacevolmente oltre
ogni esperienza, i tuoi occhi hanno il loro silenzio:
nel tuo gesto più delicato ci sono cose che m’imprigionano,
o che non posso toccare perché mi sono troppo vicine
il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà
benchè abbia chiuso me stesso come dita,
sempre mi apri petalo per petalo come la Primavera fa
(sfiorando abilmente, misteriosamente) la sua prima rosa o se il tuo desiderio sia chiudermi, io e
la mia vita ci chiuderemo di scatto meravigliosamente, improvvisamente,
come quando il cuore di questo fiore s’immagina
la neve scendere con cautela ovunque;
niente di tutto ciò che sperimenteremo in questo mondo è pari
alla forza della tua intensa delicatezza: la cui trama
mi costringe nel colore delle sue terre,
rendendo omaggio alla morte e per sempre ad ogni respiro(non so cosa sia in te che chiude
e apre; solo qualcosa mi dice
che la voce dei tuoi occhi è più profonda di tutte le rose)
nessuno, nemmeno la pioggia, ha così piccole mani.

E.E. Cummings, Nemmeno la pioggia, ha così piccole mani

Nota di Marilena Lucente: Non poteva mancare in questa raccolta di testi della vita, di poesie amatissime, questa di E. E Cummings. Poesie ricche di immagini, le sue, poesie costruite come immagini, ricche di dettagli da osservare.
Come se ogni verso dovesse spingere il lettore a guardare, a vedere il mondo come non aveva mai fatto prima, scoprendone la trama misteriosa. Qui, ad esempio: le piccole mani della pioggia, o la voce profonda di tutte le rose.
Niente grammatica, niente punteggiatura, per Cummings. Solo parole che si compongono e scompongono, che cadono e si fermano sull’orlo di una parentesi. Oltre che poeta e romanziere, Cummings era anche illustratore. Dietro ogni libro pubblicato c’è la collaborazione con i tipografi, proprio per dare la giusta composizione grafica ai suoi testi, tanto teneva alla forma grafica delle sue poesie dette anche poem-picture. “Il tuo cuore lo porto con me/ Lo porto nel mio/Non me ne divido mai”. Questo è l’inizio della sua poesia più famosa, e sicuramente la più bella, che continua così. “Non voglio il mondo, perché il mio,/ il più bello, il più vero sei tu./ tu sei quel che luna sempre fu/ e quel che un sole sempre canterà sei tu”. Come sempre, poca realtà, molta immaginazione: non tutto ciò che è umano appartiene a questo mondo.

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