Immobili un giorno

luglio 23, 2017

Poesie

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– Poesie –

 

immobiliImmobili un giorno,
sotto un albero,
non lo sapevamo:
tutte le foglie parlano,
si raccontano
notizie di altri alberi,
storie della patria,
degli alberi,
alcuni ricordano ancora
la sagoma guardinga
del leopardo
che incrociava fra i propri rami,
come rigida
nebbia,
altri ricordano
la tempesta di neve,
lo scettro
del tempo tempestoso.
Dobbiamo
lasciar parlare
non soltanto
la bocca degli alberi,
ma tutte le bocche,
tacere, tacere nel vortice
del canto innumerevole.
Nulla è muto sulla terra:
chiudiamo
gli occhi
e ascoltiamo
cose che scivolano,
creature che crescono,
scricchiolii
di legno invisibile,
e poi
il mondo,
terra, celesti acque,
aria,
tutto
suona
a volte come un tuono,
altre volte
come un fiume remoto.
Tranquillità, riposo
di un minuto, di un giorno,
dalla tua profondità estrarremo
metalli,
dalla tua apparenza muta
uscirà la luce sonora.
Così sarà l’azione purificata.
Così diranno gli uomini, senza saperlo,
l’opinione della terra.

P. Neruda, Ode alla tranquillità

Nota di Marilena Lucente: La voleva così la poesia Neruda. Che parlasse a tutti, capace di parlare di tutto. le cose e i sentimenti, gli uni mai disgiunti dagli altri, descrizione e riflessione. niente metafore, in questi testi almeno. puro osservare, puro cantare. Tutto si tiene, macrocosmo e microcosmo, mondo e anima, alto e basso, oscurità e luce, vita e morte. equilibri delicatissimi. come nella prima strofa di questa ode: Il cielo/ in alto,/ sotto/ un rumore/ di rosa secca, / scricchiolano piccole cose, passano/ insetti come numeri:/ è la terra,/ di sotto/ lavorano/ radici,/ metalli,/ acque,/ penetrano / il nostro corpo, /germinano in noi.

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