Il gatto vuol solo essere gatto

luglio 25, 2017

Poesie

quill-pen-and-inkwell-icon-psd-45779
– Poesie –

 

L’uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l’ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d’oro.

(…)
forse tutti si credono padroni
proprietari parenti di gatti
compagni colleghi
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no
io non sono d’accordo
io non conosco il gatto
so tutto
la vita e il suo arcipelago
il mare e la città incalcolabile
la botanica
il gineceo coi suoi peccati
il per e il meno
della matematica
gli imbuti vulcanici del mondo
il guscio irreale
del coccodrillo
la bontà ignorata del pompiere
l’atavismo azzurro
del sacerdote
ma non riesco
a decifrare un gatto
sul suo distacco
la ragione slitta
numeri d’oro
stanno nei suoi occhi.

P. Neruda, Ode al gatto

Nota di Marilena Lucente: Tutti pensiamo sempre di sapere tutto. E con queste certezze ce ne andiamo in giro per il mondo. Nella lunghissima ode di Neruda, qui con molti tagli, il gatto ha gli occhi d’oro, vede dunque nella notte. Non teme il buio perché ha la potenza dello sguardo con sè. Entra nel mistero, negli enigmi, ne riconosce la potenza, ma sa che un mistero resta sempre un mistero. E se ne distacca, esce fuori così come era entrato. Questo suo non ammettere nè imposizioni nè padroni, questa sua autonomia, rende il gatto indecifrabile. So tutto, si arrende Neruda, ma non conosco il gatto.

gatto

Comments are closed.